Lussazione della Spalla

La lussazione della spalla rappresenta uno dei più frequenti tipi di instabilità di spalla. Uno dei più frequenti meccanismi di lussazione è rappresentato da un trauma con la spalla in apertura laterale, elevazione e rotazione esterna; altre condizioni potenzialmente lesive sono rappresentate da un violento strattonamento del braccio all’indietro e verso l’esterno o da un movimento brusco di caricamento del braccio al di sopra della testa (lanciatore nel baseball). Esistono inoltre dei fattori predisponenti alla lussazione come per esempio la presenza di un’iperlassità legamentosa congenita o acquisita o un’instabilità cronica dovuta a sovraccarico dei muscoli stabilizzatori.
La sintomatologia si caratterizza per:
- dolore violento ed una postura caratterizzata dal braccio al fianco con il gomito addossato al tronco in un significativo atteggiamento di difesa
- perdita del normale contorno della spalla
- impotenza funzionale
Le lussazioni sono prevalentemente anteriori, in cui l’omero viene deviato in avanti e in basso e a seconda di dove si posiziona la testa dell’omero vengono definite in modo diverso. La lussazione della spalla può causare una lesione più o meno significativa di numerose strutture anatomiche (legamenti, ossa, cartilagine articolare, strutture mio-tendinee e capsula articolare); tra le più frequenti troviamo un distacco del labbro glenoideo (lesione di Bankart) e la rottura della testa dell’omero che viene spinta violentemente contro il margine anteriore della cavità glenoidea (lesione di Hill Sachs). Questo tipo di lesioni associate aumentano il rischio di lussazioni ricorrenti se non ben trattate. È importante anche un attento esame delle condizioni vascolari e neurologiche poiché si possono verificare danni al nervo ascellare e/o radiale e all’arteria ascellare. È importante precisare come i danni vascolo-nervosi possono essere provocate da non corrette manovre di riduzione (è sempre opportuno eseguire una radiografia prima di tentare una riduzione e farla eseguire da personale qualificato).

Il trattamento consiste in una riduzione della lussazione (manovra di competenza medica) e conseguente immobilizzazione con un tutore per un periodo variabile di giorni. Successivamente la riabilitazione prevede:
- Mobilizzazioni passive e attive, associate alla Terapia Manuale per la riduzione del dolore e il recupero del movimento
- Esercizio Terapeutico per recupero del movimento e rinforzo muscolare
- Terapia Strumentale per eventuale riduzione del dolore e del processo infiammatorio